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Downhill ha un re, è Giacomo Pierbon, portabandiera italiano

Il re è di nuovo sul podio. Giacomo Pierbon si laurea di nuovo campione olimpico, a distanza di quattro anni, nella discesa libera. Con il tempo di 1’09”26 il campione di Schio ha trionfato sotto una nevicata pazzesca che ha limitato la visibilità, ma senza mai perdere sicurezza. Il suo talento ha avuto la meglio sul russo Kazarov (1’10”07), medaglia d’argento, e sull’austriaco Lukas Kaefre (1’11”48) che scendendo per ultimo, col pettorale n.35, ha tenuto col fiato sospeso tutti i tifosi italiani che aspettavano di poter esplodere di entusiasmo sul traguardo. “È stata una bella vittoria, sofferta e sudata – racconta Pierbon -. In questi quattro anni ho lavorato come allenatore sulla neve ma ho anche trovato un lavoro in ufficio e questo non mi ha permesso di allenarmi tantissimo. Quest’anno era proprio una sfida per me: ho lottato tanto per ottenere questa vittoria. Le condizioni meteorologiche erano molto particolari. Ho dovuto prendere confidenza e fidarmi di me stesso, delle mie capacità e delle linee che avevo in testa ed è andato tutto bene. Vorrei ringraziare di cuore la Federazione Sport Sordi Italia che ha organizzato tutto questo in meno di un anno, la FISI che mi ha permesso di essere qui e il CIP. Lo confesso: avevo tanta tensione a livello emotivo ma mi sento felice e fortunato perché ho una fantastica famiglia che mi supporta e alla quale devo dire grazie, soprattutto alla mia ragazza, Anna. All’inizio mi preoccupavano molto gli atleti francesi, poi è uscito questo russo, un ragazzo che non conoscevo. Il livello è alto e sarà così anche nei prossimi giorni. Vincere in Italia è stupendo: sento tante aspettative addosso, ma ho anche l’età per gestire emotivamente questa esperienza. Adesso sotto con le prossime gare”.

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