E’ un bronzo che vale oro quello conquistato dall’Italia a Tel Aviv nel campionato mondiale 3×3 di basket dalla Nazionale femminile. Nella finale per il terzo e quarto posto le azzurre battono gli Usa per la seconda volta in questa competizione, organizzata per la prima volta nella storia del mondo dei sordi.
Il team di coach Sara Braida è caduto solo due volte con Ucraina e Polonia rispettivamente seconda e prima del torneo. Non era scontata questa medaglia per la squadra del direttore tecnico Beatrice Terenzi che però ha voluto fortemente partire grazie al contributo del main sponsor Otello Battistelli e al sostengo, sempre presente, della Fssi. Un’avventura nuova e ricca di insidie che però il quartetto composto da Simona Cascio, Simona Sorrentino, Giulia Sautariello e Karola Ziccardi ha saputo gestire con intelligenza, lucidità anche nei momenti più difficili. Una quattro giorni serrata con tante partite al giorno che sommata agli oltre 30 gradi hanno messo a dura prova le atlete del presidente Guido Zanecchia.
Alla fine è arrivata l’agognata medaglia, la terza in meno di un anno per la Nazionale, dopo l’oro agli Europei 5×5 di Pescara e l’argento alle Deaflympics, sempre 5×5, in Brasile. Dimostrazione che il gruppo c’è e si sta ritagliando il suo spazio da protagonista nella realtà internazionale della pallacanestro dei sordi. L’Italia ora è temuta e rispettata in tutto il mondo. E dopo essere stata nominata mpv agli Europei 2021 Giulia Sautariello al 3×3 di Tel Aviv è stata anche inserita nel terzetto ideale 2022. Soddisfazioni per la giocatrice toscana che quando spinge diventa immarcabile. Agile, acrobatica e un killer del canestro. <Sono contenta di aver ricevuto questo riconoscimento – afferma la stessa Sautariello -, ma quando si ottiene un premio di questo tipo è merito di tutta la squadra che mi permette di giocare bene e per questo che il trofeo lo dedico alle mie compagne e allo staff>.
Ringrazia anche il capitano Simona Cascio: <A chi dedico questa medaglia? A questo gruppo meraviglioso unito dentro e fuori dal campo, all’allenatrice Sara Braida, al dt Beatrice Terenzi e a tutto lo staff. Però se devo dedicarlo a qualcuno in particolare allora questo premio è per mia mamma Franca e mio fratello Filippo che mi sono sempre vicini>.
Un bronzo che brilla talmente di luce propria che pare oscuri anche la luna piena che c’è stasera sopra il cielo limpido di Tel Aviv: <La medaglia era uno dei nostri principali obiettivi – commenta il capitano della Nazionale 5×5 e anche di questa 3×3 -, ma è stata una piacevole sorpresa, la competizione era dura, ma partita dopo partita siamo migliorate come sintonia di gioco, dimostrando la forza del gruppo non solo tecnica ma anche di carattere>. Cascio chiude: <Questa medaglia premia tutti i sacrifici che noi come atlete facciamo per la Nazionale che è il nostro orgoglio>.